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LA MODA PASSA, LO STILE RESTA. NESSUNA REGOLA, TANTI DETTAGLI

di CONNIE connie

“La moda passa, lo stile resta”. Così parlava la signorina Gabrielle, che, ai tempi in cui si faceva chiamare Coco, non avrebbe probabilmente mai immaginato un’accozzaglia di stili e tendenze come quella a cui ci siamo abituate oggi. Dopo anni in cui i “canoni” della moda l’hanno fatta da padroni, oggi la regola è che le regole non esistono più. Siamo diventate bravissime a mixare la giacca con spalline anni ’80 con la gonna a righe, must della prossima primavera. Sfoggiamo romantiche trecce appena sopra la collana dorata stile rapper del Bronx in libera uscita. Rubiamo cappotti, jeans, maglioni e camicie al fidanzato perché “boyfriend” è bello e mettiamo le All star sotto la maxiskirt in puro stile boho. Ottimo. Ognuna il suo stile.

Ricordate, però, che non tutto è permesso. Ci sono alcuni, piccoli, tremendi, imperdonabili errori che possono compromettere del tutto un look creato ad arte. Piccolezze all’apparenza quasi insignificanti che, sfoggiate dalla nostra amica, dalla nostra collega, dalla nostra vicina di casa ci fanno pensare “ok, questa non ci ha capito un’acca”. Fermo restando il sacrosanto principio del “ognuna fa il cavolo che vuole”, ci sono dei dettagli che immediatamente distinguono una ragazza di tendenza da una che – ahimè- non lo è AFFATTO.

Cominciamo dall’irreparabile: le sopracciglia fini. Per chi non lo avesse ancora capito (e sono molte, purtroppo), se negli anni ’90 toglievamo, toglievamo e toglievamo nella nostra smania di arrivare alla perfetta ala di gabbiano ritrovandoci, spesso e volentieri, con un sopracciglio che cominciava a metà occhio, ora dobbiamo fermarci. Le nuove sopracciglia sono folte, lo sguardo espressivo e se le abbiamo messe a dura prova negli ultimi anni possiamo aiutarci con la matita (sempre di un tono più chiara delle nostre sopracciglia). Tu che ancora ci dai dentro con la pinzetta, fermati, rifletti e renditi conto che non hai delle sopracciglia ben rifinite, hai DUE PELI. Ma andiamo avanti.

Sappiamo che stiamo per sfatare un mito e la sottoscritta stessa non esce (quasi) mai senza il classico braccialetto Please Return to regalato da mammà decenni orsono. Tutte abbiamo amato, desiderato, sospirato la famosa scatolina turchese con il fiocco bianco ma ora ci duole informarvi che, tranne rare eccezioni e a meno che abbiate al vostro fianco un uomo disposto ad andare oltre i 300 E per regalarvi un diamante, Tiffany è ormai OUT. Abbiamo visto troppi cuori e se fate un giro nello storico negozio di via del Babbuino vi sembrerà di essere al mercato. Buttatevi sulle collezioni meno conosciute o mollate l’osso. Tutt’al più se capitate a New York potete mangiarvi un cornetto davanti alla vetrina. Sempre sullo stesso registro, smettete di buttare i soldi all’outlet solo perché tale improponibile borsa è “firmata” Burberry/Alberta Ferretti/Cavalli. Primo, probabilmente è datata 1998, secondo non vi ripeteremo mai abbastanza che la firma non fa lo stile. Allo stesso prezzo vi comprate tre borse da Zara con la quale affrontare serene la primavera/estate. VARIARE è la parola d’ordine.

Stesso motivo per il quale potreste cogliere l’occasione di disfarvi dei “finti classici” che gravitano nella vostra cabina armadio. Nessuna donna minimamente aggiornata saprebbe cosa farsene OGGI della minigonna dritta di jeans che nei primi anni 2000 ci piaceva tanto con gli stivali alti con tacco. Ok sotto una maglia lunga che la nasconde per non rischiare di ritrovarvi con tutto all’aria durante il devastante venerdì sera tra amiche. TUTT’ALTRO che ok in ogni altro caso. Variate, sperimentate, distinguetevi. La moda è in continuo movimento e forse l’importante è -solo- non restare ferme. 

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